venerdì 29 luglio 2011

Pausa fino a lunedì.

Nessun nuovo aggiornamento fino a lunedì mattina.

giovedì 28 luglio 2011

IPv6, attendere...

Secondo sondaggio gestito da Network World, più del 70% dei dipartimenti IT ha pianificato il supporto dell'IPv6, sui propri siti, nei prossimi 24 mesi. Il 65% afferma che l'IPv6 sarà supportato anche sulle proprie reti interne.
"Il più grande problema di continuare col progesso IPv6 è resistere alla tentazione di ricadere nell'IPv4", dice John Mann, sistemista della Monash University in Melbourne. Vero, bisogna dire; le migrazioni lato intranet, non sono ancora, però, prioritarie.

mercoledì 27 luglio 2011

Un software marchiato "Cornell" trova le recensioni false.

Moltissime attività online hanno la malsana abitudine di scrivere autorecensioni false, fingendosi consumatori, in modo da attirare più clienti. Questo tipo di pratica porta ad alzare notevolmente i voti di - per esempio - hotel, di bassa qualità.
I ricercatori della Cornell University hanno sviluppato un software in grado di controllare i siti di recensioni e trovare quelle false, questo applicativo ha una percentuale di successo del 90%.

martedì 26 luglio 2011

Giappone: arrestato uomo per detenzione di malware.

Yasuhiro Kawaguchi - 38 anni - è la prima persona arrestata per possesso di malware, dopo l'appovazione della nuova legge anti-malware. La legge punisce il possesso, la creazione e la distribuzione di applicazioni dannose con pene fino a tre anni di prigione ed una multa che può raggiungere i 500.000 yen.

lunedì 25 luglio 2011

Un po' di numeri sui social network.

Come tutti sappiamo, G+ ha solo due mesi di vita, ed è ancora in fase di closed-beta; quindi è possibile iscriversi solo tramite invito. Questo però ha impedito a BigG di avere un successo immediato: 20 milioni di iscritti nel mondo, di cui 370 mila italiani.
Facebook, attivo dal 2004, conta 750 mln di iscritti, e Twitter, dal 2006, "solo" 200 milioni. Che dire, sembra che Google abbia fatto nuovamente centro.

domenica 24 luglio 2011

PayPal ed il copyright.

PayPal ha preso parte all'associazione dei diritti d'autore e priverà del proprio servizio tutti quei siti, che secondo il dipartimento di polizia di Londra, sono illegali.
"Quando si presentano sufficienti prove di distribuzione senza licenza, la divisione PayPal residente nel Regno Unito richiederà al rivenditore una copia delle licenze in suo possesso", dice la International Federation of the Phonographic Industry.