Questa mattina la FBI è intervenuta in una webfarm a Reston (Virginia), sequestrando diversi server ancora collegati; questo ha comportato la mancata raggiungibilità di alcuni siti.
DigitalOne, l'azienda vittima del raid FBI, non ha esistato a commentare la mancata professionalità degli agenti. In una mail a uno dei clienti - preoccupato per la situazione del proprio sito - il direttore generale ha risposto: "Questo problema è causato dalla F.B.I., non dalla nostra compagnia. Nella notte la FBI ha preso in custodia del materiale e probabilmente anche i nostri server - non possiamo verificare."
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